lunedì 16 febbraio 2009

Un Cirano

Dopo numerosi post impegnati, uno più leggero di poesia (primo di una serie che apre un settore nel blog). Si rende omaggio a un personaggio a me caro che ho potuto seguire nella forma teatrale, televisiva e di lettura... anche se l'ispirazione principale è arrivata con l'ascolto del Cirano di Guccini. Questo è quindi anche un omaggio all'artista.

Non pretendo che quelle pubblicate siano delle belle poesie... ma solo poesie.

Un Cirano


Sono nato nella Francia del milleseicento,
di avversari ne ho sconfitti cento e cento,
la mia passione è la singolar tenzone…
burlarmi dei nemici… sono un guascone!
Prenderli in giro… toccarli con la rima,
col mio nasone in volto e il mio pennacchio in cima…
Sono una buona penna e un fine spadaccino,
se mi guardi troppo il naso, non mi starei vicino…
Nonché una buona forchetta… siedo e mi apparecchio!
Ma non fatemi voltare… allerta vi sparecchio!
Poetando le esprimevo tutto il sentimento…
la mia passione, il mio segreto… il mio tormento…
le parlavo d’amore d’amicizia e altre sciocchezze…
ogni verso in rima erano dolci e tenerezze…
Ma sono morto un dì in un vigliacco agguato…
lasciando un grande amore… a lei mai dichiarato…
Oggi sono uno spirito nel petto di ragazzo,
e intercedo per lui… donagliene un pezzo,
del tuo cuore e del tuo affetto… una carezza…
da chi si vuole bene è tanto mia ragazza!
Poi ti prometto… lo porterò con me fino alla gogna…
perché, giovane Rossana, la storia insegna,
che per ogni donna c’è sempre un bel Cristiano…
e non ci si accorgerà mai di un sensibile Cirano

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