mercoledì 19 maggio 2010

Draquila: il terremoto della democrazia


Prima di tutto un avvertimento a chi vorrà guardare Draquila, l'Italia che trema: questo film è di parte... dalla parte del cittadino.
Due applausi durante la proiezione, il più lungo dei quali alla fine di un film- documentario che lascia soddisfatti, più di quanto ci si sarebbe aspettati.
Un reportage che non ha nulla da invidiare ad un Report, un filo logico narrativo all'altezza del miglior Annozero. Sabina Guzzanti fa centro lasciando ampio spazio alla drammatica realtà e pochissimo alla sua comicità, con una pellicola senza tempi morti e dalle soluzioni grafiche divertenti ed efficaci.
Da ridere, in fondo, in questa storia, c'è ben poco: la sensazione predominante tra i presenti in sala, che abbandonano le poltrone per confondersi tra le tante altre ignare (?) persone, è quella del cazzotto allo stomaco. Il fatto che siamo un paese alla deriva è noto, specialmente a chi si reca a vedere un film di Sabina, ma è sempre duro toccare con mano quanto è profondo il baratro...
Sabina ha la capacità di mostrare il fenomeno dall'alto, portandoti per mano ad una consapevolezza sconosciuta al cittadino medio, che viene derubato con una mano e risarcito di un lecca lecca con l'altra, finendo per ringraziare la generosità del suo carnefice.
Draquila risulta per essere uno strumento essenziale per comprendere i meccanismi che regolano una società, la nostra, priva di informazione: un punto di vista al di fuori di quella campana di vetro che la maggioranza di noi abita, prigioniero inconsapevole.

Il terremoto è stato una manna dal cielo per molti, non solo per un pugno di costruttori che ridevano alle 3 e 32 di quel 6 aprile 2009, ma il terremoto più devastante, quello di maggior lucro, è quello tuttora in corso, iniziato prima di quello dell'Aquila e che ha come epicentro la nostra democrazia.

Andate a vedere questo film, parlatene... e quando uscirà in dvd, regalatelo a chi ha bisogno di comprendere...






P.S.: E' consigliata vivamente la "doppietta" con Agorà.

P.S.2: Per la "gioia" del ministro Bondi e del suo padrino, Draquila è tra i cinque documentari che i giornalisti cinematografici hanno selezionato per il prossimo Nastro d’Argento ;-)

P.S.3: Attenzione: la visione di film come questo nuoce gravemente all'ignoranza.

sabato 15 maggio 2010

Spot nucleare per 30 denari...

La fine di questa Chiesa è il segreto di pulcinella piuttosto che il terzo segreto di Fatima, e la pedofilia è solo un piccolo tassello. Pasolini aveva ampiamente previsto la caduta di questo impero di tonache già di per sé basato sull'ipocrisia, l'incoerenza e la bugia. Il nuovo Dio, portato dal consumismo, iniettato come un virus dalle televisioni, penetrato nelle menti e nelle abitudini di ogni individuo, avrebbe scalzato quei valori cristiani che puntavano alla ricchezza spirituale piuttosto che a quella materiale, in cui hanno però sempre scialato purpuree e bianche vesti insieme ai potenti di ogni epoca. Il nuovo Dio per tutti, e non più solo per una casta, è il denaro e il potere, qui su questa terra e non nella vita eterna... e per la proprietà transitiva chi più ne possiede è esso stesso un Dio, che può comprarsi l'adorazione, l'ammirazione... tutto e tutti, in quanto ognuno ha il suo prezzo.
Se un personaggio delle scritture può identificare bene questo mondo di preti, questo è Giuda, vendutosi per soli 30 denari. Quanti denari abbiano elargito alle diocesi (e più in alto n.d.s.) per diffondere tramite un opuscolo di 48 pagine l'apologia del nucleare in tutta Italia non è dato saperlo... simbolicamente rimangono sempre quegli stessi 30.
Succede che una mattina, la mia compagna, nel settimanale d'informazione "L'Appennino Camerte", di stampo religioso, ma contenente tutte quelle informazioni sulle piccole realtà locali di quel territorio a cavallo tra le Marche e l'Umbria che ti aiutano a mantenere i contatti con quelle terre... ha trovato l'invasor in un opuscolo dalla copertina accattivante che avrebbe fatto presagire ben altro contenuto.
Una piccola bimba alla lavagna che disegna una lampadina a basso consumo... Energia pulita, sicura... si penserebbe, come è sicuro che si parlerà di eolico, solare... e invece: "Col cavolo che gli rinnovo l'abbonamento!!" la spontanea reazione a caldo.

Di reazione a caldo, nuclearmente parlando, tratta il libricino, subdolamente inserito in una categoria di soggetti già molto deboli ed inclini a "bersi" la verità indotta come da educazione imposta: i credenti.
Fratelli e sorelle, non abbiate paura, il nucleare è cosa buona e giusta... questo in sintesi il messaggio contenuto nell'incriminata accozzaglia colorata di carta ed inchiostro, sottolineando la posizione (a quanti gradi?? n.d.s.) della Chiesa sulla questione. Riporto dall'opuscolo: "La Santa Sede è favorevole e sostiene l'uso pacifico dell'energia nucleare..." come "ha più volte spiegato il porporato" e "come suggerisce lo stesso Benedetto XVI nell'ultima Enciclica" (Caritas in Veritate!!!) e come espresso "dal cardinale R. Marino, presidente emerito del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace".
Dunque dobbiamo aspettarci a breve la costruzione di una centrale in Vaticano, il quale però sta puntando tutto sull'autosufficienza energetica con la tecnologia del solare (!!!).
Statene certi: con coerenza la Santa Sede cambierà, a breve, strategia, sostituendo quella obsoleta e sicura energia a pannelli fotovoltaici, che già la rende indipendente, con quella nucleare, inviando le sante scorie sotto il sedere dei fedeli nei paesi più poveri.
Ma forse ingenuamente, lo riconosco, mi sorge spontanea una domanda: se il discorso è il solo frutto delle future scelte energetiche pontificie, perché mai diffondere l'opuscolo a tutti i fedeli della nazione?? Siamo grati ce ne facciano partecipi, del resto ogni paese è responsabile della propria insicurezza. Tuttavia mi viene da pensare: c'è una relazione con le recenti parole del peggior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni sulla necessità di cambiare l'opinione pubblica sul nucleare attraverso una vasta opera di convincimento degli italiani? (come del resto fa per qualsiasi tema n.d.s.).
Il dubbio è lecito, come è lecita la controinformazione:



E scusate quel tarlo mai sincero che chiamano pensiero (cit. Guccini), ma c'entra poi qualcosa il fatto che l'opuscolo sia stato realizzato da MAB.q, e ha visto la collaborazione del Responsabile Nuclear Safety Oversight dell’Enel, Enel che concorrerà alla costruzione delle centrali nucleari in Italia??

E il referendum del 1987 in cui l'80,27% dei votanti ha detto NO al nucleare che fine ha fatto??

Rimango con i miei dubbi e le mie domande.

Mi scuseranno, per l'impertinenza sopra esposta, tutti i fedeli del Dio largamente riconosciuto e osannato dalla maggioranza degli abitanti di questo pianeta: il denaro.





P.S.: Con una veloce ricerca sul web, ho appurato che lo stesso opuscolo, con diversa copertina è stato distribuito in Sicilia, in "Padania", in Toscana, dove, almeno lì, il direttore del settimanale ha fatto le sue pubbliche scuse per essersi venduto per i suddetti... 30 denari.