Buon primo maggio a tutti i lavoratori.
Tra questi il pensiero va anche ad una categoria (erroneamente) non inclusa nei pensieri di questo giorno quale quella della casalinga, o casalingo che sia. Il suo lavoro, spesso non apprezzato e riconosciuto, troppe volte dato per scontato, contribuisce non solo al buon andamento di una casa, ma anche alla gestione e al risparmio delle risorse economiche. Casalinga e mamma poi è doppio lavoro, dunque buona festa dei lavoratori anche a voi, nella speranza che in questo giorno siate sollevati da alcuni dei compiti giornalieri e vi godiate un po di sole.
Ma il pensiero in questo giorno va anche a chi il lavoro non ce l'ha e vorrebbe tanto sentirsi parte di questa festa che, per certi versi, prende le forme della presa in giro. Un augurio a chi è disoccupato, a chi, con questa crisi (sono migliaia) ha perso il lavoro... tanti auguri a chi il lavoro e non solo quello lo ha perso per un terremoto, anzi, mi correggo, per l'incuria e la superficialità, per la speculazione dell'uomo, per la mentalità di questo paese. Auguri a chi lo ha perso per fare la cosa giusta e il proprio dovere a dispetto del "potere che lo ha tagliato".
Buon primo maggio ai superstiti che, dunque, un lavoro ce l'hanno ed è onesto.
Infine i "contro" auguri:
Un non buon primo maggio a tutti quelli che hanno speculato nelle costruzioni, a chi un lavoro ce l'ha al servizio della malavita, a chi lo ha avuto scendendo a certi compromessi, a chi ce l'ha per raccomandazione alle spalle di un altro. Un cattivo primo maggio agli sfruttatori dei lavoratori, ad una classe politica che "lavora" per i propri interessi e non per quelli comuni del paese e sciala ed elargisce poltrone per comprarsi voti e persone. Un non buon primo maggio a chi si è lasciato comprare, agli opportunisti al servizio dei padroni di turno.
A tutti questi, prima di sentirsi parte di questa festa, prima di mangiare fava e pecorino, consiglierei di guardarsi allo specchio, vedersi negli occhi per scoprire se sono degni di questo giorno... ma molto probabilmente non vedrebbero che il superficiale di sé, non riuscendo a penetrare il marcio della propria coscienza...
Tra questi il pensiero va anche ad una categoria (erroneamente) non inclusa nei pensieri di questo giorno quale quella della casalinga, o casalingo che sia. Il suo lavoro, spesso non apprezzato e riconosciuto, troppe volte dato per scontato, contribuisce non solo al buon andamento di una casa, ma anche alla gestione e al risparmio delle risorse economiche. Casalinga e mamma poi è doppio lavoro, dunque buona festa dei lavoratori anche a voi, nella speranza che in questo giorno siate sollevati da alcuni dei compiti giornalieri e vi godiate un po di sole.
Ma il pensiero in questo giorno va anche a chi il lavoro non ce l'ha e vorrebbe tanto sentirsi parte di questa festa che, per certi versi, prende le forme della presa in giro. Un augurio a chi è disoccupato, a chi, con questa crisi (sono migliaia) ha perso il lavoro... tanti auguri a chi il lavoro e non solo quello lo ha perso per un terremoto, anzi, mi correggo, per l'incuria e la superficialità, per la speculazione dell'uomo, per la mentalità di questo paese. Auguri a chi lo ha perso per fare la cosa giusta e il proprio dovere a dispetto del "potere che lo ha tagliato".
Buon primo maggio ai superstiti che, dunque, un lavoro ce l'hanno ed è onesto.
Infine i "contro" auguri:
Un non buon primo maggio a tutti quelli che hanno speculato nelle costruzioni, a chi un lavoro ce l'ha al servizio della malavita, a chi lo ha avuto scendendo a certi compromessi, a chi ce l'ha per raccomandazione alle spalle di un altro. Un cattivo primo maggio agli sfruttatori dei lavoratori, ad una classe politica che "lavora" per i propri interessi e non per quelli comuni del paese e sciala ed elargisce poltrone per comprarsi voti e persone. Un non buon primo maggio a chi si è lasciato comprare, agli opportunisti al servizio dei padroni di turno.
A tutti questi, prima di sentirsi parte di questa festa, prima di mangiare fava e pecorino, consiglierei di guardarsi allo specchio, vedersi negli occhi per scoprire se sono degni di questo giorno... ma molto probabilmente non vedrebbero che il superficiale di sé, non riuscendo a penetrare il marcio della propria coscienza...
Grazie Stefano: in quel giorno di festa tu hai'lavorato' per regalarci un pensiero bellissimo.
RispondiEliminaDa piccola lavoratrice onesta, condivido tutto ciò che hai scritto nella seconda parte del tuo post.
Sara