mercoledì 21 gennaio 2009

La Guerra (seconda parte)

Parlando non a breve, ma a lungo termine, è la crescita personale e conseguenzialmente dell'uomo medio a fare la differenza e lo stop alla guerra come ad ogni barbaria dipende unicamente da questo.
Molte cose le apprendiamo in tarda età. Questo rallentamento di presa di coscienza è dovuto al tempo e al luogo dove si nasce... alla società. Il compito di ognuno di noi è togliersi da questa logica, purificarsi dalle scorie di una cultura di base e divenire una persona senza luogo e senza tempo per acquisire una visione più obiettiva di quello che ci circonda. Comprendere che quanto di più bello o brutto accade nel mondo ci riguarda, ne siamo responsabili, a volte complici. Non è tardi, non lo è mai. Se la nostra generazione, seppure imbavagliata nei media del nostro tempo, ha saputo capire in un certo lasso di tempo alcune realtà, è nostro compito far si che le nozioni siano diffuse e che quella successiva impieghi meno e così via...
Tornando ai giorni odierni, con la logica che attualmente muove il mondo, nella striscia di Gaza le morti finiranno solo se conviene a qualcuno che muove le fila del potere... è una questione economica, applicata li come nelle piccole cose che muovono le nostre città.
Come possiamo sorprenderci che chi può non muove un dito per fermare il conflitto se nel nostro paese non lo muove nessuno quando si viola l'art. 3 della costituzione? Se ci si pensa bene il paragone non è così irriverente come può sembrare... stesse logiche di potere, stessa inerzia della maggioranza di noi. Fa comodo che accadano determinate cose e viene gettato fumo negli occhi, sonnifero nell'aria della massa.
Vogliamo che il Governo fermi le stragi di Mafia, ma siamo così ciechi che non ci rendiamo conto che ogni Governo ci è andato a braccetto... non possiamo chiedere di non uccidere all'assassino.
Siamo noi la soluzione, la nostra curiosità, la voglia di andare oltre e non arrendersi in nome nostro e dei nostri figli e abbiamo una risorsa che i nostri avi non avevano... l'informazione che possiamo trovarci da soli, internet, uno scambio di opinioni e un accesso al sapere quasi illimitato.
E' la mentalità che va cambiata, è questo il lavoro... se noi cresciamo ci saranno persone con una testa diversa nelle stanze dei bottoni che dovranno stare attente a quello che fanno perchè ci saranno altre persone (noi) che controlleranno vigili.
C'è sete di qualcosa di nuovo... il mondo ha accolto Obama come una speranza (disattesa o meno vedremo) ma questo è quanto meno il segnale che siamo in molti a volere qualcosa di diverso: logiche di buon senso e di tutela di noi stessi e dell'ambiente che abitiamo...
Impegniamoci tutti, così come stiamo facendo... sarà solo una questione di tempo.

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