Lo spirito guida del popolo viola potrebbe riassumersi qui, in quei due magistrati. Un cartello di una ragazza dice: "marciano con noi". Quando questa ragazza vede il cartello con la loro effige le brillano gli occhi, sorride ai loro volti sorridenti che moltissime persone vogliono fotografare tra la folla, quasi fossero loro in carne ed ossa...
E' vero, marciavano con noi! Nelle nostre intenzioni, nelle nostre parole, nei nostri cuori. Ruotano intorno a loro i nuovi valori di riferimento per i quali si è mosso un mare di persone in viola: è l'autentica opposizione che vuole i mafiosi fuori dal governo, ed un paese normale e democratico.
E' la normalità che viene richiesta, perché è il bene perduto. E' la democrazia che si reclama, perché è in un "regime mediatico" che stiamo vivendo. E' la giustizia che viene invocata, perché calpestata... Sono le dimissioni che si chiedono, perché sacrosante!!
No B. day, la manifestazione che tutti avremmo sognato! Sollevamento popolare dal basso, presa di coscienza che ha visto scendere in strada, contro ogni più rosea previsione, almeno un milione di persone di tutte le età, anche con cane al seguito!
Io, insieme ai miei amici, con quel cartello raffigurante Giovanni e Paolo, mi sentivo una goccia in un mare sterminato, di cui non riuscivo a vedere l'inizio e la fine.
Già in metro il viola era il colore dominante, ma salendo le scale in Piazza della Repubblica si apriva ai miei occhi uno scenario inaspettato: suoni, colori, musica ed una piazza colma... e non era che l'antipasto!
Ci sono volute tre ore (!!!) per raggiungere Piazza San Giovanni. Le vie di Roma sembravano improvvisamente piccole, si camminava a passo di lumaca e nel mentre si poteva osservare tutta la fantasia del popolo viola, che pur di esporre il colore era pronto a qualsiasi bizzarria, anche attaccarsi un assorbente sul petto!!
"Ma-fio-so!!" scandiva la gente, ma questo ed altri slogan non erano compatti. Nella vastità i cori si mischiavano con quelli di un gruppo che precedeva o seguiva... solo la piazza avrebbe potuto offrire un'azione di concerto. Nel mentre, l'imponente serpentone umano era più vicino ad un allegro carnevale dove ogni gruppo si esprimeva a proprio modo nello spirito della manifestazione.
Sgradite e fuori contesto, erano invece le bandiere politiche che i partiti hanno voluto ugualmente far sfilare nonostante le direttive. Mentre scendeva in campo la nazionale viola, alcuni hanno pensato bene di sottolineare massicciamente la loro provenienza di club, imponendo, seppur nelle retrovie, i loro colori che avevano lo stesso impatto cromatico di un cazzotto in un occhio. Qualcuno, con alcuni slogan o atteggiamenti di partito sembrava non aver capito lo spirito viola, fino a sembrare un corpo estraneo proveniente da un passato che non trova più riscontro nella odierna lettura della realtà. Poteva essere lo spezzone di un corteo di venti o trent'anni fa, credibile venti o trent'anni fa... ma anche lui è finito presto inghiottito dal mare viola: il nuovo che avanza.
L'arrivo in Piazza San Giovanni sembrava, alle 17.00, compromesso. In contatto telefonico con la piazza mi dicevano che sin dalle 16.00 era colma e noi eravamo semi bloccati nel mezzo di una straripante Via Merulana... saremmo mai arrivati??
Eravamo partiti con il sole, ormai era buio... e dalle finestre della via alcune persone ci rallegravano e incitavano con un megafono, esponendo quanto di viola avessero, noi rispondevamo con un sincero applauso!
Ore 17.30, finalmente vediamo la piazza, ci facciamo largo infilandoci come anguille tra la gente, ci disgreghiamo, ma infine ci stabilizziamo sotto il cartello-guida proprio mentre parla Salvatore Borsellino.
E' vero, marciavano con noi! Nelle nostre intenzioni, nelle nostre parole, nei nostri cuori. Ruotano intorno a loro i nuovi valori di riferimento per i quali si è mosso un mare di persone in viola: è l'autentica opposizione che vuole i mafiosi fuori dal governo, ed un paese normale e democratico.
E' la normalità che viene richiesta, perché è il bene perduto. E' la democrazia che si reclama, perché è in un "regime mediatico" che stiamo vivendo. E' la giustizia che viene invocata, perché calpestata... Sono le dimissioni che si chiedono, perché sacrosante!!
No B. day, la manifestazione che tutti avremmo sognato! Sollevamento popolare dal basso, presa di coscienza che ha visto scendere in strada, contro ogni più rosea previsione, almeno un milione di persone di tutte le età, anche con cane al seguito!
Io, insieme ai miei amici, con quel cartello raffigurante Giovanni e Paolo, mi sentivo una goccia in un mare sterminato, di cui non riuscivo a vedere l'inizio e la fine.
Già in metro il viola era il colore dominante, ma salendo le scale in Piazza della Repubblica si apriva ai miei occhi uno scenario inaspettato: suoni, colori, musica ed una piazza colma... e non era che l'antipasto!
Ci sono volute tre ore (!!!) per raggiungere Piazza San Giovanni. Le vie di Roma sembravano improvvisamente piccole, si camminava a passo di lumaca e nel mentre si poteva osservare tutta la fantasia del popolo viola, che pur di esporre il colore era pronto a qualsiasi bizzarria, anche attaccarsi un assorbente sul petto!!
"Ma-fio-so!!" scandiva la gente, ma questo ed altri slogan non erano compatti. Nella vastità i cori si mischiavano con quelli di un gruppo che precedeva o seguiva... solo la piazza avrebbe potuto offrire un'azione di concerto. Nel mentre, l'imponente serpentone umano era più vicino ad un allegro carnevale dove ogni gruppo si esprimeva a proprio modo nello spirito della manifestazione.
Sgradite e fuori contesto, erano invece le bandiere politiche che i partiti hanno voluto ugualmente far sfilare nonostante le direttive. Mentre scendeva in campo la nazionale viola, alcuni hanno pensato bene di sottolineare massicciamente la loro provenienza di club, imponendo, seppur nelle retrovie, i loro colori che avevano lo stesso impatto cromatico di un cazzotto in un occhio. Qualcuno, con alcuni slogan o atteggiamenti di partito sembrava non aver capito lo spirito viola, fino a sembrare un corpo estraneo proveniente da un passato che non trova più riscontro nella odierna lettura della realtà. Poteva essere lo spezzone di un corteo di venti o trent'anni fa, credibile venti o trent'anni fa... ma anche lui è finito presto inghiottito dal mare viola: il nuovo che avanza.
L'arrivo in Piazza San Giovanni sembrava, alle 17.00, compromesso. In contatto telefonico con la piazza mi dicevano che sin dalle 16.00 era colma e noi eravamo semi bloccati nel mezzo di una straripante Via Merulana... saremmo mai arrivati??
Eravamo partiti con il sole, ormai era buio... e dalle finestre della via alcune persone ci rallegravano e incitavano con un megafono, esponendo quanto di viola avessero, noi rispondevamo con un sincero applauso!
Ore 17.30, finalmente vediamo la piazza, ci facciamo largo infilandoci come anguille tra la gente, ci disgreghiamo, ma infine ci stabilizziamo sotto il cartello-guida proprio mentre parla Salvatore Borsellino.
E' lui ed il suo movimento ad incarnare meglio il mare viola... ed è acclamazione al suo consueto grido: RESISTENZA!!!
Anche l'Italia dei Valori - bandiere a parte!- appare come il partito in grado di raccogliere il testimone che il popolo viola ha portato in piazza.
La gente continuava ad affluire: noi in piazza eravamo a tratti lambiti dalle correnti di persone che tagliavano la folla come quelle fredde o calde percorrono gli oceani. Il numero di persone è indefinibile ma da capogiro: Via Emanuele Filiberto pedonale come Via Appia fino a Piazza Re di Roma è percorsa da un tappeto di gente...
Del PD appare solo una bandiera isolata: "ma non si vergogna ad esporla?" il commento spontaneo di uno dei "viola".
Alcuni dei rappresentanti del Partito Democratico si aggirano come anime vacanti tra la folla, tanto per poter dire di esserci, non si sa mai! Ma non ci sono ufficialmente perché: "Si doveva mettersi in coda o imbucarsi? Dovevamo metterci il cappello e aderire a tutto quel che viene detto o mandare una delegazione come in Cecoslovacchia negli anni Cinquanta?" No... dovevate solo dimostrare per una volta di essere un'opposizione, o almeno recitare, fare meglio finta di esserlo per il popolo coglione, lo stesso che era al Circo Massimo (ero presente).
Il popolo viola ha mangiato la foglia, è stanco di esser preso per il culo e vuole fuori dalle palle Berlusconi e i suoi compari... non ci sarà altra prova d'appello per chi appoggia la dittatura!
Sul palco i giovani organizzatori parlano... e finalmente all'unisono "chi non salta Berlusconi è!!!"
La manifestazione (riprendo dal mio precedente articolo) e' stata uno schiaffo ai media che ci hanno addormentato, uno schiaffo a questa politica che ha servito se stessa e nessun altro, una sberla a Berlusconi e al Berlusconismo, un rovescio al PD che non ha saputo far nulla per il paese se non ingannarlo.
Ma il giorno dopo, la manifestazione si dimostra soprattutto una presa di coscienza dei partecipanti e dei molti di più che avrebbero voluto esserci e non hanno potuto.
I media, controllati, non hanno passato quanto accaduto, attribuendo falsamente la manifestazione a Di Pietro.
Il giorno dopo si prende atto che non bastano un milione di persone in piazza, non bastano i pentiti a svelare rapporti con la mafia, non bastano le confessioni delle escort, non basta sapere di corruzioni per far cadere questo regime... In una democrazia sarebbe caduto Gesu' Cristo dalla croce, ma non questo dittatore, perché la democrazia è da tempo una realtà che non ci appartiene...
C'è ancora tanto da lavorare per il popolo viola. Ancora tante persone devono aprire gli occhi!
"Chi sono quei due signori mamma? Sono due persone che sono state uccise perché hanno lavorato per la giustizia..."E chi è stato ad ucciderle? Forse proprio Berlusconi piccola mia..."
Anche l'Italia dei Valori - bandiere a parte!- appare come il partito in grado di raccogliere il testimone che il popolo viola ha portato in piazza.
La gente continuava ad affluire: noi in piazza eravamo a tratti lambiti dalle correnti di persone che tagliavano la folla come quelle fredde o calde percorrono gli oceani. Il numero di persone è indefinibile ma da capogiro: Via Emanuele Filiberto pedonale come Via Appia fino a Piazza Re di Roma è percorsa da un tappeto di gente...
Del PD appare solo una bandiera isolata: "ma non si vergogna ad esporla?" il commento spontaneo di uno dei "viola".
Alcuni dei rappresentanti del Partito Democratico si aggirano come anime vacanti tra la folla, tanto per poter dire di esserci, non si sa mai! Ma non ci sono ufficialmente perché: "Si doveva mettersi in coda o imbucarsi? Dovevamo metterci il cappello e aderire a tutto quel che viene detto o mandare una delegazione come in Cecoslovacchia negli anni Cinquanta?" No... dovevate solo dimostrare per una volta di essere un'opposizione, o almeno recitare, fare meglio finta di esserlo per il popolo coglione, lo stesso che era al Circo Massimo (ero presente).
Il popolo viola ha mangiato la foglia, è stanco di esser preso per il culo e vuole fuori dalle palle Berlusconi e i suoi compari... non ci sarà altra prova d'appello per chi appoggia la dittatura!
Sul palco i giovani organizzatori parlano... e finalmente all'unisono "chi non salta Berlusconi è!!!"
La manifestazione (riprendo dal mio precedente articolo) e' stata uno schiaffo ai media che ci hanno addormentato, uno schiaffo a questa politica che ha servito se stessa e nessun altro, una sberla a Berlusconi e al Berlusconismo, un rovescio al PD che non ha saputo far nulla per il paese se non ingannarlo.
Ma il giorno dopo, la manifestazione si dimostra soprattutto una presa di coscienza dei partecipanti e dei molti di più che avrebbero voluto esserci e non hanno potuto.
I media, controllati, non hanno passato quanto accaduto, attribuendo falsamente la manifestazione a Di Pietro.
Il giorno dopo si prende atto che non bastano un milione di persone in piazza, non bastano i pentiti a svelare rapporti con la mafia, non bastano le confessioni delle escort, non basta sapere di corruzioni per far cadere questo regime... In una democrazia sarebbe caduto Gesu' Cristo dalla croce, ma non questo dittatore, perché la democrazia è da tempo una realtà che non ci appartiene...
C'è ancora tanto da lavorare per il popolo viola. Ancora tante persone devono aprire gli occhi!
"Chi sono quei due signori mamma? Sono due persone che sono state uccise perché hanno lavorato per la giustizia..."E chi è stato ad ucciderle? Forse proprio Berlusconi piccola mia..."