Ancora non uscito nelle edicole, il Fatto Quotidiano del Direttore A. Padellaro e M. Travaglio si dimostra già la realtà più impegnata del panorama mediatico (ok, ci vuole poco!) organizzando la notte bianca contro il "bavaglio" della nuova legge che si occuperà di chiudere le bocche di giornalisti e blogger. Arrivo di corsa alle 19.30 e non c'è ancora una gran folla all'Alpheus Multiclub di Roma, ma da lì a poco le transenne terranno fuori dal cortile del locale i ritardatari... nessuna paura, nel piazzale antistante si sono allestiti degli schermi per seguire l'evento e il tratto di strada verrà chiuso alle auto. Nei pressi dell'entrata stazionano le personalità che parteciperanno alla serata, la maggior parte "sono entrate già dalle cinque" ci dice la persona del servizio d'ordine. Si vedono Beatrice Borromeo e Sandro Ruotolo da Annozero, Francesca Fornario, Oliviero Beha, il comico Dado... tra la folla compaiono, direttamente dal web, Piero Ricca e Claudio Messora (byoblu), il quale riprenderà più tardi con la sua telecamera Stefania Pace sul palco. Esce poi Antonio Padellaro, direttore del nuovo giornale, che molto gentilmente concede un'intervista a me e ad una ragazza che stazionava nei pressi:
Come sta andando l'adesione al giornale? Quali gli obbiettivi? (Padellaro) "Molto bene, abbiamo raggiunto le quarantamila richieste, ma noi abbiamo bisogno di circa diecimila persone, quindi se ne confermeranno l'abbonamento ventimila, andrà più che bene."
Quale accoglienza avete avuto dai media? (Padellaro) "Abbiamo fatto tutto da soli, con il passaparola e internet, non siamo stati menzionati, ovviamente, dalla televisione ne' tanto meno dai giornali che non hanno scritto nulla su questa manifestazione, anche se non ci si meraviglia nel nostro paese. Qui a Roma ci sono delle testate importanti che non hanno scritto due righe, nemmeno un trafiletto piccolo... va bene la concorrenza, mah... (lascia intuire che sarebbe almeno un dovere deontologico scrivere qualcosa n.d.s.). Ma si parla di tante altre cose, ad esempio di cucina, di come si fa la pasta alla carbonara... perché qui rispetto alle zone limitrofe si fa in maniera differente!" continua... "comunque non dico che erano costretti a scrivere, ci mancherebbe... noi semplicemente ne prendiamo atto".
Su internet il giornale come si sta organizzando? (Padellaro) "adesso abbiamo il sito l'antefatto e voglioscendere di Marco (Travaglio n.d.s.) in seguito ci sarà un sito del giornale su cui confluiranno poi tutti."
La scelta del giorno 8 in concomitanza con il G8? (Padellaro) "nessun collegamento con il G8, è stata una data scelta indipendentemente."
Come nasce il "Fatto Quotidiano"? (Padellaro) "Abbiamo pensato di fare questo giornale con Marco per dar voce a molti fatti che non ne hanno... il giornale avrà sedici pagine, riunisce molte firme importanti e uscirà a fine settembre... ma poi ne parleremo, ora devo rientrare..." Grazie Antonio Padellaro.
Arriva il momento dell'ingresso e raggiungiamo la sala con il palco che sembra alquanto angusta per l'occasione... c'è Montanelli ad attenderci sullo schermo a cui seguiranno Biagi alle prese con l'editto bulgaro (applausi), Luttazzi e altri... Indicatori dello spirito del giornale che verrà. Seduti davanti al palco, colpisce l'età media dei presenti intorno ai trenta... evidentemente il popolo del web. Escono Travaglio e Padellaro ad aprire la serata e sono applausi... (nel video dal minuto 4.30)
Si ha una gran voglia di parlare, la serata prosegue con circa un'ora di ritardo sul programma. Dopo un video-regalo di Sabina Guzzanti versione viril Berlusconi , intervengono Gomez, Tinti e Malavenda per l'analisi dell'ennesima legge porcata, con un Travaglio che afferma "sembra una legge fatta dal colpevole!" (giù applausi). Una esilarante Maria Stella Gelmini (Caterina Guzzanti) irrompe sul palco con un Travaglio spalla d'eccezione. Si ride, ma si torna seri con Vulpio, Flores D'Arcais e Beha che invoca un rinnovamento linguistico: non è giustizialismo volere la legalità! E basta con gli "ismi". Vengono recitate le note intercettazioni telefoniche sulle scalate bancarie e ovviamente su Berlusconi e Dell'Utri... tanto surreali da non sembrare vere. E' annunciata la presenza della Serracchiani e Marino, ma al momento di salire sul palco si scopre che se ne sono andati... forse perché la sala aveva dimostrato, durante gli interventi, di criticare l'operato del PD (oltre che del PDL)?? Sta di fatto che, venuto a conoscenza della ritirata, il pubblico ha invocato a gran voce un applauditissimo De Magistris che però ha lasciato la parola all'altrettanto applaudito Di Pietro. Travaglio scherza... "come qualcuno ha scritto, il vero finanziatore del giornale è lui... l'assegno?" Padellaro più tardi preciserà che non si faranno sconti a nessuno, Di Pietro compreso.
Si ha una gran voglia di parlare, la serata prosegue con circa un'ora di ritardo sul programma. Dopo un video-regalo di Sabina Guzzanti versione viril Berlusconi , intervengono Gomez, Tinti e Malavenda per l'analisi dell'ennesima legge porcata, con un Travaglio che afferma "sembra una legge fatta dal colpevole!" (giù applausi). Una esilarante Maria Stella Gelmini (Caterina Guzzanti) irrompe sul palco con un Travaglio spalla d'eccezione. Si ride, ma si torna seri con Vulpio, Flores D'Arcais e Beha che invoca un rinnovamento linguistico: non è giustizialismo volere la legalità! E basta con gli "ismi". Vengono recitate le note intercettazioni telefoniche sulle scalate bancarie e ovviamente su Berlusconi e Dell'Utri... tanto surreali da non sembrare vere. E' annunciata la presenza della Serracchiani e Marino, ma al momento di salire sul palco si scopre che se ne sono andati... forse perché la sala aveva dimostrato, durante gli interventi, di criticare l'operato del PD (oltre che del PDL)?? Sta di fatto che, venuto a conoscenza della ritirata, il pubblico ha invocato a gran voce un applauditissimo De Magistris che però ha lasciato la parola all'altrettanto applaudito Di Pietro. Travaglio scherza... "come qualcuno ha scritto, il vero finanziatore del giornale è lui... l'assegno?" Padellaro più tardi preciserà che non si faranno sconti a nessuno, Di Pietro compreso.
Collegati anche con altre piazze in giro per l'Italia (grande lavoro dei meetup di Beppe Grillo), sul palco Pancho Pardi e Furio Colombo (PD), Barbacetto, la Fornario, Roberto Natale e altri per una serata piacevolissima (ma scomoda seduti sul pavimento!) in cui tutti hanno manifestato la volontà di un cambiamento, di una reazione, di qualcosa di nuovo rispetto alla brutta china che il nostro paese ha intrapreso... qualcosa come il Fatto Quotidiano.
Le premesse per la nascita di un nuovo media, punto di riferimento per una sana informazione, ci sono tutte. Tanti auguri a Padellaro e Travaglio!
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