IL SOMMO
Mi
ritrovai con indosso la mia tunica blu al centro del bianco anfiteatro: intorno
ad esso una nebbiolina che non lasciava indovinare un paesaggio o un cielo; le
gradinate gremite dalle tuniche avorio degli Anziani dai capelli canuti del
colore delle loro ali: davanti a me il Sommo Anziano nella sua veste argentata.
Volevo
parlare ma non potevo, non uscivano suoni dalla mia bocca, portavo la mani alle
labbra, mi agitavo: volevo dirgli di lei, dov’era ora? Stava morendo! Non mi
importava nulla di me, solo di lei.
Capii
che loro avevano sempre monitorato tutto, forse ora ero lì per essere
giudicato: ero pronto a morire per quanto avevo infranto, ma lei doveva
vivere!!!
“Lei
non è in pericolo di vita.” Il Sommo mi parlava, leggendomi i pensieri.
“Con
il Rito della Vita e del Sangue hai perso la capacità di guarire e ti sei reso
vulnerabile ma le hai trasmesso quella parte di te che ora le sta servendo da
antidoto.”
“Sapevamo,
ma non abbiamo fermato il Rito e il tuo fare: le azioni di un cuore puro sono
al di sopra delle leggi di questo e di qualsiasi Mondo.”
“Hai
dimostrato sacrificio, ti sei donato, hai rinunciato. Hai dato senza chiedere
in cambio. L’hai scelta come compagna. Non avevamo potere di intervenire su
tutto questo ma ci sono delle conseguenze.”
“L’essere
stato assegnato a lei è stato un fattore energetico fuori dagli abbinamenti
ordinari: alla sua comparsa in Primordia il grande Lupo Bianco delle Querce
Sempreverdi ha ululato e la Pantera Nera ha emesso il suo ruggito nelle Terre
dei Grandi Laghi. Il vostro legame è stato chiamato dagli Elementi e noi
abbiamo semplicemente fatto il volere di Primordia: siete destinati a grandi
cose, ma c’è il libero arbitrio.”
“Tu
ora hai capito come si può eliminare la Bestia, vero?”
Guardavo
il Sommo, ascoltando le sue parole che in parte erano pronunciate e in parte
sembravano provenire dalla mia testa:
annuii muovendo il capo ed insieme il cappuccio sopra indossato.
“La
Bestia può esaurirsi con la morte di uno dei due: in questo caso ritornerebbe
ad uno stato di normalità; ma c’è un’altra strada e non è necessario un simile
sacrificio. Questa strada deve essere condotta nel mondo reale, nella Legge del
libero arbitrio. Tu non potrai cercarla. Se lei ti troverà e acconsentirà,
dovrete recarvi all’antico Tempio dei Druidi ed eseguire il Rito della Fusione,
ma tu non potrai dirle in cosa consiste, una volta sul posto dovrà capire da
sola.”
“Tu
sai cosa accadrà se lei non ti trova vero?”
Annuii
ancora.
“Questo
non lo deve sapere. Le potrai solo dire queste parole:...” e il Sommo mi disse
quali parole potevo comunicarle e mi ritrovai vicino a lei, stesa come l’avevo
lasciata, come non fosse passato un istante.
La
chiamai e le parlai, tenendole una mano. Ora sembrava capirmi: “Il mio nome
sarà il tuo nome. Cercami nel tuo Mondo. Il mio sangue nel tuo può guidarti.
Potranno passare mesi, qui passeranno solo secondi.”
Questo
le dissi, questo solo potevo dirle.
Svanì
sotto i miei occhi.
Mi
ritrovai ancora sul pianeta Terra.
Lei
era lontana… e cominciai a soffocare.