In colpevole ritardo nella pubblicazione di questo post, ma nelle alture montane questo fiore ancora è nel suo splendore e, come ogni anno, colpisce nella sua semplicità per bellezza e delicatezza. Ho sempre preferito il fiore nel suo habitat. Mi ha sempre fatto un pò tristezza invece quello reciso, sacrificato per i nostri occhi a porre fine alla sua vita. Tra i miei fiori preferiti, credo meriti qualche riga in versi.
Di qualche anno fa:
PRIMULA
E avrei voluto essere terra per la sua radice e acqua per dissetarla
e avrei voluto essere sole per le sue foglie e vento per ossigenarla…
ma ha già un terreno su cui poggiare e nutrimento dove nasce.
Sei così diversa da me bella primula selvatica che ogni anno cresce
nel mese di aprile dopo il freddo dell’inverno a esplodere vita.
Non ti coglierò mio dolce fiore, non ti toglierò dal tuo ambiente,
non ti costringerò per averti vicino al mio cuore e alla mia mente.
Sei nutrimento per il mio spirito ed ogni anno in aprile verrò a trovarti,
ogni anno sotto un albero tornerò da te… e penserò a lei nel contemplarti.
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